PATRIZIA 1965

Autore: Francesco Serino
Traduzione:
Editore: Atlantide
Prezzo: 24 €

Raramente nella letteratura italiana contemporanea capita di leggere un libro tanto spiazzante, candido e luminoso: Patrizia 1965 è la storia di una madre e di un figlio che, di fronte a una situazione che all’improvviso sembra sfuggirgli di mano, cerca di salvare ciò che può dei giorni che ancora gli rimangono insieme a lei. Allora scongiurare l’infamia del “pignoramento mobiliare coatto” diventa l’imperativo che s’impone quando, una mattina di primavera, ritira una raccomandata destinata alla madre. Lei, obesa, protettiva e bonaria, è una commercialista affetta da una grave malattia e ormai non più in grado di occuparsi delle incombenze dello studio professionale di cui è titolare. Mutui, stipendi, incasso delle fatture. Chi si prenderà cura di tutto ora che lei ha smesso di farlo e che la sorte si accanisce contro di loro? Una cosa è certa: lui non permetterà mai all’ufficiale giudiziario di vedere la madre nella sua vestaglia rosa legata in vita, in mezzo a tutte quelle stramaledette medicine. E così inizia la sua personale corsa all’incasso dei crediti, una corsa a tratti comica e più spesso drammatica, che lo catapulterà negli inesorabili ingranaggi della provincia e delle persone che la abitano, costringendolo a fare i conti con le ingiustizie del mondo e con un destino imprevisto che emerge dal passato.

Patrizia 1965 è un romanzo sulla fragilità, l’assurdità e la bellezza della vita, sull’amore filiale e sull’amore materno, sui piccoli misteri che ognuno lascia dietro di sé, sui legami invisibili che ci uniscono e danno senso alla nostra esistenza.

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