Mandibula
Un’adolescente appassionata di horror e creepypasta (storie macabre che circolano su internet) si sveglia legata in una capanna in mezzo alla foresta. A rapirla non è uno sconosciuto, ma la sua insegnante di letteratura, una giovane donna che lei e le sue amiche hanno tormentato per mesi in una scuola d’élite. Presto, tuttavia, i motivi del rapimento si sveleranno molto più oscuri del bullismo subito dall’insegnante: un inquietante amore giovanile, un inaspettato tradimento e alcuni riti iniziatici ispirati a leggende urbane virali e terrificanti sviluppate su internet. Sperimentando con il linguaggio e con i salti temporali, in “Mandibula” Mónica Ojeda esplora i temi del doppio, le varie sfaccettature della paura, la violenza che si annida nell’amore, le relazioni tra donne nell’adolescenza e il rapporto madre-figlia. El País lo ha classificato al dodicesimo posto nella lista dei cinquanta migliori libri del 2018. Nello stesso anno, “Mandibula” è stato anche selezionato come uno dei dieci finalisti per il Premio Biennale del romanzo Mario Vargas Llosa.