LE MILLE E UNA NOTTE
Nella sua famiglia è tradizione che tutti gli anziani rielaborino un classico della letteratura persiana da lasciare in eredità ai propri discendenti: Kader Abdolah ha deciso di farlo con Le mille e una notte.
Probabilmente questa è la favola più famosa del mondo: Shariar, sultano della Persia e dell’India, scopre un giorno che la moglie lo tradisce. Adirato contro di lei e contro tutte le donne, decide di farla decapitare. Da quel momento ogni notte andrà a letto con una nuova vergine e la farà uccidere la mattina dopo, finché l’astuta Sheherazade non gli racconterà una storia così avvincente che il sultano vorrà aspettare il giorno successivo per sapere come continua. E per mille e una notte Sheherazade non farà che raccontargli nuove storie. Le mille e una notte e il mondo esotico di un millenario oriente in cui si mescolano tradizioni indiane, persiane e arabe, hanno svolto un ruolo importante nella vita di Kader Abdolah sin dalla sua infanzia in Iran. Con il suo olandese icastico e poetico e la scrittura limpida e semplice che lo contraddistingue, ma conservando magistralmente l’atmosfera fiabesca delle storie, Abdolah ha tradotto e curato questo volume di Le mille e una notte per offrirlo in moderna versione, filtrata dalla sua sensibilità di scrittore esule, ai lettori occidentali: il libro è arricchito di ampie introduzioni storiche, brevi digressioni narrative e commenti. Il risultato è ricchissimo ma fedele al classico della letteratura universale: una cascata, realmente «gorgogliante» e incantevole, di racconti nel racconto, che avvincono il lettore e lo trascinano nel mondo sospeso della fantasia, un mondo esotico e senza tempo.