Questo romanzo non è solo quello che racconta; è prima di tutto come lo racconta. D’Agostino è padrone di una lingua straordinaria, il vero miracolo di questo libro. Marco Belpoliti

Qual è la ricetta di un bel libro che non smetteresti di leggere fino alla fine? La storia, pensi. Una storia avvincente; una storia particolare. Invece no.Questa, ad esempio, è una storia che accade da sempre. E che più volte è stata raccontata.
Kurt Vonnegut scrisse un ottalogo su come scrivere storie (brevi, in quel caso). La regola numero 6 è: Sii sadico. Non importa quanto dolci e innocenti siano i tuoi personaggi principali, fa’ che accadano loro cose tremende così che il lettore possa vedere di che stoffa sono fatti.
A Vincenzo, il piccolo protagonista del secondo romanzo di Andrea D’Agostino, nulla viene risparmiato. Non è nemmeno molto simpatico. Sappiamo che ha due cisti sul capo, che lo rendono un poco deforme, sappiamo che è attratto dalle bambine, dalle donne, sulle quali si butta appena può. È sveglio, e impertinente. Dodicenne, è innamorato della sorella Agnese, che ha 14 anni. Quando suo padre, partito per il Nord da un paesino in provincia di Enna, non torna, lasciando la famiglia, Vincenzo diventa ingovernabile; così, quell’estate, lo mandano a lavorare dal parroco.
D’Agostino è capace di calarci, tenendoci saldamente per mano, in una storia violenta e sordida, che frana, precipita e coinvolge prima Vincenzo, poi Agnese. Nessuno potrà restituire loro l’innocenza e la vita. Giustizia non verrà fatta, se non in parte. E questo ha un prezzo: incontriamo Vincenzo, venticinque anni dopo, bloccato, tarpato in un’esistenza da nulla, una non-vita. Ma con una voglia insopprimibile di riscatto.

Andrea D’Agostino, Conosco l’amore meglio di voi, Codice, € 14,90

La casa editrice
Nel 2003 Vittorio Bo, dopo aver ricoperto ruoli importanti per Einaudi (di cui fu amministratore delegato) e Mondadori, fonda, a Torino, Codice. Codice, “come chiave di lettura per interpretare l’esperienza. Il punto di partenza era la scienza, da divulgare per un nuovo umanesimo”.
Dopo aver pubblicato saggi di scienziati e divulgatori, dedicandosi anche alle nuove forme di comunicazione, nel 2014 Codice si è aperta alla narrativa straniera e italiana.
Tra i successi, Fuga dal campo 14, la biografia di Shin Dong-hyuk scritta da Blaine Harden. Shin Dong-hyuk è l’unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord a essere riuscito a scappare. Un caso internazionale, che ha convinto le Nazioni Unite a costituire una commissione d’indagine sui campi di prigionia nordcoreani.
Uno degli ultimi saggi pubblicati è Silicon Valley: i signori del silicio di Evgeny Morozov, giornalista ed esperto di geopolitica, uno degli intellettuali di riferimento per quanto riguarda il dibattito sugli effetti sociali e politici dello sviluppo della tecnologia. Con Codice ha pubblicato L’ingenuità della rete e Contro Steve Jobs.

Altri consigli di lettura

Tierno Monénembo, Il terrorista nero, Nuova Editrice Berti, € 18
Vosgi, occupazione nazista nel 1940. Un uomo africano si nasconde. È Addi Bâ, ex fuciliere dell’esercito francese, fuggito da un campo di prigionia: salvato dagli abitanti di un paesino, organizza la resistenza nella zona; “terrorista nero” è il soprannome che gli danno i nazisti. Una storia vera.

Igort, Quaderni giapponesi, Coconino Press, € 19
Un cahier de voyage, un fumetto, un memoir. Con tratto forte, incisivo e insieme delicato, Igor Tuveri narra la sua esperienza di viaggiatore in Giappone, paese in cui ha vissuto a lungo.

Graziano Graziani, Atlante delle micronazioni, Quodlibet, € 16,50
Per gli amanti dei viaggi in poltrona, con il pallino per la storia e la geografia. La storia dei piccoli stati autoproclamati in ogni parte del mondo è anche bella letteratura.