19 Giugno 2012
Alberto, cileno, vive fin da piccolissimo a Los Angeles dove, adolescente, familiarizza con Carlos, uno dei fratelli del padre, dall’aura ribelle, amante del cinema e del rock, che a un certo punto sparisce. Mentre il resto della famiglia pensa di lasciarlo ai casi suoi, Alberto sceglie di cercarlo e così facendo cerca se stesso, perché è con lo zio “strano” che si identifica. Carlos non è poi difficile da trovare, e Missing (titolo con cui Fuguet si riprende quel Desaparecido già “occupato” dal film di Costa Gavras) non è in realtà una storia di ricerca, ma una continua ridefinizione identitaria del protagonista, Alberto, che si snoda attraverso diversi registri narrativi, da quello più classico (e divertente e colloquiale) in prima persona alla produzione di documenti come lettere, interviste, confessioni. Carlos è ben contento di essere trovato da un nipote che nel frattempo è diventato scrittore: comincia così una nuova fase del rapporto tra i due, in cui Alberto cerca di scrivere un libro su Carlos ma per vari motivi non ci riesce, e Carlos lo corteggia perché finalmente il “progetto Missing” si avvii a conclusione.
Regista oltre che scrittore, promotore negli anni ’90 dell’antologia McOndo che fece conoscere un modo di fare letteratura in America Latina diverso dal realismo magico “dei tucani parlanti e delle nonne che volano”, Fuguet annovera tra i suoi maestri Hemingway e Richard Ford. Oggi vive per lo più in Cile e si occupa di cinema.
Alberto Fuguet, Missing, laNuovafrontiera 2012, 387 pagine, € 19. Traduzione di Chiara Muzzi.
LA LIBRAIA
Malvina Cagna ha aperto la Trebisonda nel 2011.
Prima di fare la libraia si è occupata di ricerca, progettazione e organizzazione dello sviluppo locale.
Dal 2000 al 2003 ha diretto il festival San Salvario Mon Amour.