31 Maggio 2014
Che si debba in ogni caso morire, questa è un’idea che immancabilmente mi stupisce. Non riesco infatti in nessun modo a concepire la fine della coscienza del mio corpo attratto dal pianeta Terra senza riderne o fischiettare perdistrarmi. Più passa il tempo e più preferisco pensare piuttosto che questa mia simpatia per la vita vada, senza lutto o tragedie, semplicemente a dimorare in un altro posto; una sorta di immensa buca luminosa, o qualcosa del genere.
Vorrei che mi si smussasse la faccia come la superficie liscia e convessa di un barattolo di yogurt in plastica vuoto, che spingi, si incastra, e stack, torna fuori di nuovo, la faccia piatta, senz’occhi bocca o naso. Lo vorrei così, solo per fare lo scemo, o per far ridere gli amici quando stanno a pezzi.
Davide Predosin è nato al Lido di Venezia nel 1978. Dal 2004 vive e lavora a Roma. Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto è il suo primo libro. Alcuni di questi racconti sono apparsi, illustrati da Eleonora Marton, tra il 2005 e il 2008, nei quattro volumi del progetto Idiotic Stories for Grown Up Children, per la Loop the Loop Press. Tutti gli altri sono stati scritti tra il 2008 e il 2013. Alcuni sono stati scritti nel 2013 per il Cantiere di Letteratura Notturna dell’HulaHoop Club di Roma.
Davide Predosin, Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto, GorillaSapiens Edizioni, Roma 2014, 240 pp., € 13.70
LA LIBRAIA
Malvina Cagna ha aperto la Trebisonda nel 2011.
Prima di fare la libraia si è occupata di ricerca, progettazione e organizzazione dello sviluppo locale.
Dal 2000 al 2003 ha diretto il festival San Salvario Mon Amour.